Zero Waste: cos’è e come vivere [inquinando meno]

di Giorgia Tizzoni 1 visite

Negli ultimi anni, grazie anche alla sensibilizzazione di movimenti ambientalisti come quelli del “Friday for Future” di Greta Thumberg, si sono accesi sempre più i riflettori sull’inquinamento, sui cambiamenti climatici e sulla Plastica che ha creato ingenti danni all’ambiente marino.

Secondo il Report del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation pubblicato sulla rivista scientifica Conservation Letters, sono più di 80 le specie marine accertate che muoiono a causa dell’ingestione di plastica.

La presa di coscienza da parte di persone che prima non si interessavano di tematiche ambientali, unita probabilmente ad un senso di impotenza dovuto ai drastici cambiamenti che il nostro territorio sta affrontando, hanno fatto conoscere sempre di più un movimento che, seppur lodevole, sino a qualche anno fa era davvero di nicchia: lo Zero Waste.

Zero Waste significa letteralmente Zero Rifiuti e nell’articolo di oggi cercheremo di fartelo scoprire dandoti anche qualche valido suggerimento per eliminare i rifiuti ma soprattutto la plastica dalla tua vita!

Cos’è lo Zero Waste

Lo Zero Waste, conosciuto anche come No Waste o Minimal Waste, è un movimento ambientalista basato sul concetto di Economia Circolare. Chi vi aderisce ha come obbiettivo quello di ridurre sensibilmente la propria quota annua di rifiuti e per farlo si impegna a condurre una vita a basso impatto ambientale cercando di riutilizzare e riciclare quanto più possibile.

Le 5R dello Zero Waste

REFUSE >> REDUCE >> REUSE >> RECYCLE >> ROT

Tutto il Movimento Zero Waste si basa sulle 5R ovvero Refuse (Rifiutare), Reduce (Ridurre), Reuse (Riutilizzare), Recycle (Riciclare) e Rot (Compostare). Analizziamole insieme nel dettaglio:

Rifiutare

Il primo “Comandamento” dello Zero Waste è “Rifiutare” tutte le occasioni che potrebbero portarci a generare rifiuti.

Alcuni esempi pratici potrebbero essere il portarsi la borraccia da casa per non dover essere costretti ad acquistare bottigliette di plastica, portare la borsa di tessuto per la spesa da casa evitando di accettare quelle del supermercato, chiedere che nel proprio cocktail non vengano messe cannucce in plastica. Un semplice “no grazie” potrebbe far risparmiare tonnellate di rifiuti al pianeta.

Ridurre

Inizia a far scelte più consapevoli cercando di ridurre gli imballi inquinanti o limitando l’acquisto di oggetti superflui. Se poi non puoi proprio fare a meno di acquistare opta, per esempio, per la spesa a Km Zero sfusa o finanzia realtà locali che cercano di ridurre al minimo il proprio impatto sull’ambiente con azioni concrete.

Riutilizzare

Il concetto del riutilizzare nello Zero Waste è lievemente più ampio di quel che ci si aspetterebbe. Si va infatti dall’utilizzare ciò che si ha non sostituendolo con oggetti all’avanguardia o all’ultima moda riparandoli in caso di rottura, all’acquisto di oggetti di seconda mano sino al Riciclo Creativo.

Per esempio quello stivale da pioggia rotto che ti dispiace buttare via, con il Riciclo Creativo potrebbe diventare un vaso per fiori da esporre in giardino. Insomma, scatena la fantasia perché nello Zero Waste tutto è lecito pur di ridurre i propri rifiuti!

Riciclare

Nonostante tutta la buona volontà purtroppo qualcosa finirà sempre nel cestino dei rifiuti. Quando ciò accade la quarta R ti ricorda di differenziare e riciclare quanto più possibile.

Compostare

La quinta R significa Rot, ovvero Compostare. Tutti i rifiuti umidi come scarti alimentari, carta e tantissimi altri materiali possono essere trasformati in terriccio se inseriti all’interno di una compostiera.

Purtroppo se abiti in città per te potrebbe essere difficoltoso compostare all’interno del tuo appartamento, la soluzione più semplice sarà conferire questa tipologia di rifiuti presso un amico o un contadino che possa farlo al posto tuo.

La Storia di Bea Johnson e la nascita dello Zero Waste

Lo Zero Waste nasce letteralmente nella cucina di Bea Johnson, una blogger Franco Californiana che, grazie al suo stile di vita attento, riesce a produrre un solo litro di rifiuti l’anno.

Questo suo particolare “talento” viene fuori in concomitanza di un trasloco. Bea e la sua famiglia infatti avevano in previsione di acquistare una grande casa più consona alle esigenze famigliari e, in attesa della casa dei sogni, decidono di trasferirsi in un piccolo appartamento portando con sé solo lo stretto indispensabile.

Un anno più tardi i piani di Bea e dell’intero nucleo famigliare sono decisamente cambiati. Il poter vivere senza il superfluo ha fatto capire a tutti che non era necessario acquistare una casa più grande per accumulare più oggetti, bensì sarebbe bastata una casa più piccola ben gestita grazie anche a quel nuovo stile di vita che Bea chiamerà Zero Waste.

Da allora Bea Johnson ha condiviso in rete le proprie scoperte arrivando ad avere un enorme seguito e a pubblicare il libro “Zero Rifiuti in casa”, bestseller di vendite e disponibile anche nelle nostre librerie.

Come applicare lo Zero Waste nella vita quotidiana

Tutto quello che ti ho raccontato sino ad adesso è sicuramente interessante, ma sono certa che tu stia già storcendo il naso sostenendo che il tutto sia difficile da mettere in pratica. Per questo motivo ho pensato di darti un po’ di suggerimenti per rendere la tua vita più sostenibile e un po’ più Zero Waste.

Ricorda: non è necessario che tu segua tutti i suggerimenti dati, già solo metterne in pratica qualcuno con costanza può fare un’enorme differenza!

Buste della Spesa

Il primo suggerimento che posso darti per essere un po’ più Zero Waste è di portare sempre con te una borsa per la spesa. Opta per una shopper capiente, possibilmente ripiegabile in modo che non risulti troppo ingombrante lasciarla in borsa.

In commercio ne trovi davvero di bellissime, alcune sono anche divise in scomparti per agevolarti nel trasporto di conserve e bottiglie in vetro che, abbattendosi, potrebbero danneggiarsi.

Cannucce

Se ami organizzare aperitivi o adori trascorrere le tue serate sorseggiando cocktail fai un piccolo sforzo e chiedi che non ti venga aggiunta la cannuccia di plastica.

Per l’utilizzo casalingo invece puoi scegliere delle praticissime cannucce riutilizzabili. Ce ne sono davvero di tutti i tipi e materiali tra cui scegliere come vetro, acciaio, silicone o bamboo e vengono vendute accompagnate da uno scovolino per poterle lavare e igienizzare.

Pellicola per Alimenti

Per sostituire la Pellicola per Alimenti è possibile acquistare o autoprodursi dei quadrati di tela cerata.

Nel caso tu voglia farli in casa sarà sufficiente tagliare dei quadrati di diverse misure di tela di cotone e appoggiarli su un piano resistente al calore. Cospargili di cera in scaglie, aggiungi qualche cucchiaio di olio vegetale (Cocco o Jojoba sono tra i più utilizzati), ricopri il tutto con carta forno e stirali con il ferro alla massima potenza sino a che la cera non si sarà sciolta del tutto. Lascia raffreddare e di addio all’inquinante pellicola per alimenti.

Detersivi

La scelta per i detersivi Zero Waste ormai è davvero varia. La più semplice e alla portata di tutti è utilizzare detersivi alla spina con flacone ricaricabile.

Se però avessi difficoltà ad approvvigionarti vicino a casa, in rete è possibile acquistare comodi starter kit con flaconi in vetro e detersivi in pastiglia da diluire direttamente a casa. Dopo il primo acquisto potrai conservare i flaconi e riacquistare le ricariche per pochi euro.

Cosmesi

Nella cosmesi la scelta Zero Waste è diventata davvero ampissima e spazia da referenze con packaging plastic free in cartone o alluminio a vere e proprie referenze solide. Shampoo, Balsamo, Dentifrici, Detergenti, burri corpo sono solo alcune tra le referenze reperibili sia nella grande distribuzione sia on line.

Abbigliamento

Basandosi sulle 5R, quando si parla di abbigliamento la soluzione migliore sarebbe acquistarlo di Seconda Mano. Se non hai negozi dell’usato vicino a casa puoi avvalerti di applicazioni come Vinted, Wallapop e Depop. Se però l’opzione del second hand non fosse possibile puoi acquistare da aziende etiche che producono i propri filati rigenerando vecchi abiti e scarti industriali come Rifò Lab.

Pannolini, Assorbenti e Tamponi

Pannolini, Assorbenti e Tamponi mestruali impiegano più di 500 anni a degradarsi. Per limitare la produzione di questa tipologia di rifiuti puoi scegliere di sostituirli con pannolini lavabili, mutande assorbenti e coppetta mestruale. Queste tre soluzioni durano anni, fanno bene al portafogli, sono più igieniche e risparmiano all’ambiente tonnellate di rifiuti.

Bottiglie dell’Acqua

In Italia vengono utilizzate 11 miliardi di bottiglie in plastica per acque minerali e bevande, di queste circa 7 miliardi purtroppo non vengono reimmesse nel circuito del riciclo andando ad inquinare l’ambiente. Crediamo sia inutile sottolineare che la scelta più Zero Waste che tu possa fare sia semplicemente consumare l’acqua del rubinetto.

Se però l’acqua della tua zona ha un gusto o un odore strano, non è limpida a causa delle tubature degradate o ha un eccessivo gusto di cloro puoi acquistare la caraffa filtrante. In commercio se ne trovano di varie tipologie sia in vetro sia in plastica. Purtroppo così facendo una volta al mese dovrai smaltire il filtro della caraffa ma potrai consumare in sicurezza l’acqua del tuo rubinetto riducendo la quota di plastica generata.

Un’opzione totalmente Zero Waste è acquistare invece il carbone di bamboo. Si tratta di canne di bamboo carbonizzate da inserire all’interno della caraffa dell’acqua, essendo il carbone un filtro naturale questo renderà l’acqua maggiormente bevibile senza generare rifiuti plastici.

Purtroppo, al momento, il carbone di bamboo è reperibile solo on line e spesso rilascia piccole scaglie o polvere in acqua, motivo per il quale è consigliabile non inserire il carbone direttamente in acqua ma avvolto in una garza per alimenti. Questa soluzione, rispetto alla precedente, è decisamente meno pratica ma sicuramente più sostenibile per l’ambiente. Una volta esaurito il carbone infatti basterà gettarlo tra i rifiuti organici e sostituirlo con un pezzo nuovo.

Trasporti

Ultimo, ma non per importanza, è l’argomento trasporti. Abbandona l’auto e se puoi spostati a piedi, in bicicletta o con mezzi elettrici. Se ciò non ti fosse possibile opta per il trasporto pubblico per inquinare meno, respirare meglio e rispettare il pianeta.

E tu conoscevi già lo Zero Waste? Quali tra i suggerimenti proposti metti già in pratica? Se il nostro articolo ti è stato utile non dimenticare di commentare e condividere per sostenerci.